mercoledì 25 maggio 2016

L'intervista impossibile a Carlo Magno realizzata dalla IB

INTERVISTA impossibile A CARLO MAGNO

- Buongiorno a tutti e ben tornati sul “PASSATOGIORNALE” la serie TV delle interviste impossibili. Come ospite speciale abbiamo oggi il grande, il mitico, l’inimitabile Carlo Magno. Buongiorno Carlo.

-Buongiorno. Però datemi del tu perché mi fate sentire vecchio.

-Ok. Iniziamo con le domande...

-Ma certo; mi piace molto parlare di me.

- Carlo, perché vieni chiamato Magno e cosa significa?

-Vengo chiamato così perché modestamente in soli trent’anni ho conquistatola Sassonia, la Spagna Araba, la Marca Orientale, la Baviera e la terra gli Avari. Magno significa “IL GRANDE”.

- Qual è il tuo segreto? Carlo come fai ad essere così forte?

-Perché mangio molta carne che contiene molte proteine. Forse un po' troppe...

-Hai sempre vinto grazie al tuo esercito e talvolta hai ottenuto una vittoria grazie ad un oracolo?

- Non posso dirlo è un segreto.

- Cosa indossi per gli attacchi ai nemici?
-Indosso un elmo e delle maniche di ferro, ho il petto e le spalle protette da una corazza, impugno con la mano sinistra una lancia ferrea e a destra l’invincibile spada, insieme allo scudo; le mie cosce sono rivestite da lamine di ferro.
Non resto sempre vestito così! Anzi, appena posso mi metto comodo e indosso una camicia e le mutande di lino, una tunica orlata di seta, delle brache al ginocchio, delle fasce ai piedi al posto delle calze e d’inverno una pelliccia di lontra o di ratto alla moda franca.
- Per te qual è stato il nemico più crudele?
È stato Marsilio perché ha ucciso mio nipote Orlando.
-Carlo, dove risiedi?
- Risiedo generalmente ad Aquisgrana e poi mi sposto nei palazzi che ho fatto costruire in varie città.
-Come mai il tuo impero si chiama “Sacro Romano Impero”?
L’impero viene chiamato “Sacro” perché consacrato dal papa e Romano perché segue le tradizioni e la cultura romana.
- Da alcune indiscrezioni abbiamo saputo che è molto amico del papa Leone III, è vero?
- Sì è vero, è stato lui ad incoronarmi imperatore nell'indimenticabile notte di natale dell’800.
- Come hai organizzato il tuo impero?
- L’ho diviso in contee e marche e le ho affidate ai miei fedeli: i conti, i marchesi o i vescovi e per controllarli mi affido ai “ missi dominici”, cioè degli ispettori che devono rendere pubbliche le nuove leggi, ispezionare le strade e amministrare la giustizia in mio nome.
- Carlo, come hai fatto a far rifiorire la vita economica e culturale? Qual è stato il tuo segreto?
Ho reso le comunicazioni più agevoli e sicure facendo aumentare la produzione agricola così che nelle città riprendessero gli scambi commerciali e si riorganizzassero fiere e mercati. Feci coniare una nuova moneta: ”LA LIRA”: ho favorito i piccoli proprietari terrieri stabilendo il “PREZZO MASSIMO” nei momenti di carestia. Vietai inoltre l’’usura, cioè il prestito del denaro chiedendo la restituzione con interesse molto alto.
- Una domanda che tutti gli studenti vorrebbero farti: perché hai inventato la scuola?
Beh, essendo quasi analfabeta ma non uno sprovveduto, sapevo di aver bisogno di funzionari ben istruiti, perciò feci costruire una scuola in ogni monastero e vescovado ed ho istituito la scuola Palatina affidandone la direzione ad Alcuino che riformò anche la scrittura semplificandola. Così gli autori greci e latini vennero di nuovo trascritti.
Sappiamo che parli la tua lingua, il latino e capisci anche il greco. Toglici una curiosità: perché non ti piaceva la sua lingua natale? - Non posso dirlo è un po’ imbarazzante. Com’eri da giovane?
- Quando ero giovane ero robusto di corporatura ed ero molto alto per l'epoca. Avevo il sommo del capo rotondo, due grandi occhi vivaci e il naso un po’ allungato. Modestamente ero molto bello. Anche adesso mi conservo bene: anche se ho i capelli bianchi, conservo un viso gioioso e piacevole.
- Come mai zoppichi?
- Zoppico perché mangio troppi arrosti. Ho questa malattia, la gotta, che è stata causata dal mio amore per la carne ed il vino. La chiamano “malattia dei nobili”. I medici dicono di mangiare meno carne e di bere meno vino, ma io amo troppo la carne e non ascolto li ascolto.
- Parlaci della sua vita privata: chi è la tua fiamma adesso?
- Ormai sono solo: ho avuto quattro mogli e sei concubine…. Una l’ho ripudiata, si chiamava Emergarda ed era la figlia del re longobardo Desiderio. Voi capirete bene il perché!!!
- E cosa ci dici delle altre?
- Con loro ho avuto diciotto figli tra cui dieci femmine e otto maschi, ma purtroppo morirono tutte di parto. A me dispiacque molto, perché rimasi da solo con i miei figli senza che loro avessero una madre.
- Cosa é successo ai figli che hai perso? Deve essere stata una cosa molto brutta.
- Non ne so tanto purtroppo. So solo che due dei mie figli maschi ”i maggiori” sono morti. Uno mi ha tradito congiurando contro di me e due figlie femmine sono morte. Sì, ero molto triste e volevo accanto a me le mie otto figlie rimaste. Per questo non le ho fatte sposare perché le volevo sotto la mia ala di protezione. Ma secondo la tradizione franca potevano fidanzarsi...
- Cosa ne pensi della Chanson de Roland? Ti piace il ritratto che emerge di te e del tuo popolo?

Alcuni fatti sono realmente accaduti ma altri sono falsi. Per esempio …

-Ci dica, ci dica...
Per esempio non ho mai dato la mia spada ad Orlando: la mitica Durindana non la darei a nessuno per tutto l'oro del mondo!
Lei si aspettava che Gano lo tradisse quando è andato dai musulmani come ambasciatore?
Sinceramente non me lo sarei aspettato, è stato un vero SHOCK!
- Grazie per l’ intervista Carlo.
- Non c’è di che!


In quest’immagine possiamo vedere CARLO MAGNO. Ma vi siete chiesti cos'è quella specie di bomba che ha in mano ? Ve lo diremo noi è il “globo crucifero”, che ricorda il dominio di Cristo (la croce) sul mondo (il globo); Quindi Carlo sta indossando le insegne imperiali: la spada, la corona e il globo crucifero ! ! !


DUE ANNI DOPO SIAMO TORNATI A FARE LA SECONDA INTERVISTA A CARLO MAGNO: PURTROPPO PERÒ ABBIAMO SAPUTO CHE LUI PURTROPPO E’ MORTO DI PLEURITE AVENDO FATTO IL BAGNO NELL’ACQUA GELATA NELL’ ANNO 814.








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