venerdì 18 ottobre 2013

Riscrivere una favola- da consultare- 1^C

 Mercoledì in classe ci eserciteremo a riscrivere una favola. Nel frattempo vi lascio alcuni illustri esempi che vi potranno ispirare.

Il lupo e l'agnello, Fedro

Un lupo e un agnello, spinti dalla sete, si ritrovarono a bere nello stesso ruscello. Il lupo era più a monte, mentre l'agnello beveva a una certa distanza, verso valle. La fame però spinse il lupo ad attaccar briga e allora disse: "Perché osi intorbidarmi l'acqua?"
L'agnello tremando rispose: "Come posso fare questo se l'acqua scorre da te a me?"
"E' vero, ma tu sei mesi fa mi hai insultato con brutte parole".
"Impossibile, sei mesi fa non ero ancora nato".
"Allora" riprese il lupo "fu certamente tuo padre a rivolgermi tutte quelle villanie". Quindi saltò addosso all'agnello e se lo mangiò.
Questo racconto è rivolto a tutti coloro che opprimono i giusti nascondendosi dietro falsi pretesti.


L'AGNELLO PRUDENTE



- Che ne pensi de me?
Chiese un Lupo a l’Agnello.
Naturalmente, quello
se n’uscì con un beee…
- Spieghete mejo, sbrighete…-.
- Ah, - dice – no davero!
Me sento troppo debole
pe’ diventà sincero-.



“ LA CICALA E LA FORMICA “
La Cicala che imprudente
tutta estate al sol cantò,
provveduta di niente
nell’inverno si trovò,
senza più un granello e senza
una mosca in la credenza.
Affamata e piagnolosa
va a cercar della Formica
e le chiede qualche cosa,
qualche cosa in cortesia
per poter fino alla prossima
primavera tirar via:
promettendo per l’agosto,
in coscienza l’animale,
interessi e capitale.
La Formica che ha il difetto
di prestar malvolentieri,
le dimanda chiaro e netto:
- Che hai tu fatto fino a ieri?
- Cara amica, a dire il giusto
non ho fatto che cantare
tutto il tempo. – Brava, ho gusto;
balla adesso, se ti pare.
(Favola Jean de La Fontaine)

“ ALLA FORMICA “
Chiedo scusa alla favola antica,
se non mi piace l’avara formica.
Io sto dalla parte della cicala
Che il più bel canto non vende, regala.

(Favola Gianni Rodari)





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